Siamo soli in casa Giorgio ed io e che facciamo? Si va a far la spesa, dove finalmente imparo come si capisce se un avocado è maturo (il cartello nella prima foto!). Poi cose più da "uomini": svuotiamo tutto il garage perché il telescopio è dietro agli infiniti attrezzi da falegname. Qualche ora dopo eccolo, pronto per le osservazioni serali. La sera fa un freddo bestia (siamo a 800 metri ed è l'equivalente di febbraio, ma molto a sud rispetto a Milano) e vediamo un po' di cose interessanti tra ammassi globulari e pianeti. In particolare oggi c'è un allineamento dei satelliti di Giove, tutti in fila a fianco del pianeta perfettamente visibile con le sue bande colorate, come in foto :-D Poi cerchiamo Saturno ed eccolo con gli anelli. Non si vedono i colori ma è bello lo stesso. Da notare che siamo in una città grande circa come Monza e si vede benissimo la Via Lattea. Potere del non avere nulla intorno.
Purtroppo non ho foto da mostrare perché ci vorrebbe una macchina fotografica collegata al telescopio e non è tutto. Con ingrandimenti alti Saturno rimane nel campo dell'obiettivo per pochi secondi (la Terra gira!) e bisogna spostare in continuazione il telescopio. Per non fare foto mosse ci vuole un motore che compensi la rotazione della Terra e tipicamente un computer che piloti il motore. Ordini di grandezza più complicato e costoso che guardare con i soli occhi.
La luce entra da qui sopra, rimbalza sullo specchio in basso, ora coperto dalla protezione di plastica, rimbalza in alto fino a quest'altro specchio piccolo che la devia nel buco sulla destra, dove si montano gli obiettivi.
La scatola del tesoro, con obiettivi, carte astronomiche, puntatore laser e tutto il resto.