Mentre volgeva al termine il nostro giro in barca per la laguna di Bora Bora (solito snorkeling, solito shark feeding, solito pranzo sul motu, solita spiaggia, solite palme, etc.) il pilota della nostra barca indica l'isolotto davanti a noi, di dimensioni tutt'altro che trascurabili, e ci chiede se vogliamo fermarci lí per salirci in cima e dare un'occhiata. Non siamo molto ferrati col francese ma ci pare che ci stia anche dicendo che l'isola è sua. Come, prego? Sí, l'isola è sua. L'ha ereditata dalla mamma. Ah, faccio ancora in tempo a farmi adottare? No eh, non si può più? Lo immaginavo...
Il bello è che trattandosi di un bell'isolotto nella laguna di Bora Bora, racconta, degli investitori arabi e giapponesi gli hanno più volte fatto delle offerte per comprarlo per poi costruirci degli hotel. Due miliardi di CFP, dice, che fanno una certa impressione anche nelle vecchie lire ma che in Euro sono quasi 17 milioni. Ovviamente ha rifiutato e ci sta costruendo la sua casetta.
Se ci pensate bene, non ha avuto tutti i torti. Se voi aveste vinto 17 milioni alla lotteria nessuno vi avrebbe riso dietro se con quei soldi aveste comprato un isolotto a Bora Bora per andarci a vivere. Lui l'isolotto già ce l'ha e quindi che deve fare, venderlo per comprarsi un appartamento a Milano e andare in vacanza a Bora Bora un paio di settimane l'anno? Questa sí che sarebbe da ridere.