9 agosto — Namaqaland
Continuiamo la corsa verso nord ed il Botswana. Ci imbattiamo in una delle mie passioni namibiane: la carne essicata. il biltong. In Sudafrica è meno secca e più speziata. La preferisco e ha un gran successo anche nel gruppo. Ne compriamo parecchia e sparisce in fretta.
A metà giornata siamo al Namaqua National Park per l'inizio della fioritura. Colline coperte da fiorellini arancioni. Da vicino si vedono anche quelli degli altri colori.
Si riparte! Attraversiamo Springbok e lungo la strada appaiono gli alberti faretra, come in Namibia, segno dell'aridità. Non ci sono più i campi coltivati di ieri mattina, solo cespugli bassi, pecore e qualche antilope. Arriviamo a Poffader con il buio. È la prima notte in campeggio perché gli unici due alberghi sono "fully booked" da mesi. L'impatto è morbido: il terreno è liscio, la tenda si monta facile, i bagni decenti. Ceniamo nell'unico locale ancora aperto e ci dobbiamo accontentare di una specie di focaccia farcita. Poiché fa freddo alcuni di noi vanno a scaldarsi al caminetto e lì per caso mi trovo a parlare con un ragazzo dello Zimbabwe che mi chiede di realtà virtuale e del futuro della tecnologia. Piacevolmente sorpreso ne discutiamo per una mezz'ora.