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Che piaccia o no I Racconti di Primo Levi sono almeno per metà una raccolta di fantascienza. È una fantascienza come il grande pubblico non se l'aspetta, che invece che ad astronavi e alieni fa ricorso ad invenzioni grandi e piccole usate discretamente nelle case e negli uffici delle nostre città degli anni 60. Leggendo i vari racconti spesso è facile notare quando Levi ha preceduto la realtà o altri romanzieri fantascientifici più famosi o anche quando più semplicemente è arrivato secondo.

Oggi sbirciando le pagine di un giornale da metropolitana mi sono imbattuto in un caso in cui le fantasie di Levi sono diventate realtà. Un tale Andrew Fisher ha messo all'asta su eBay la sua fronte come spazio pubblicitario per pagarsi gli studi universitari. L'asta ha avuto un grosso successo e ora Fisher incasserà più di 35 mila dollari per far pubblicità ad un'azienda di prodotti contro il russare. Non solo, ma ora viene invitato dai talk show americani per raccontare la sua storia e non si può dubitare che stia incassando almeno altrettanto facendo fare un ottimo affare anche al suo cliente.
Nel racconto In fronte scritto Levi narrava di una coppia che aveva accettato di portare tatuata in fronte la pubblicità di un'azienda in cambio di una grossa somma, paragonabile a quella incassata da Fisher. Il successo dell'iniziativa era stato tale che nel giro di pochi anni praticamente tutte le aziende e tutte le persone facevano ricorso a questo mezzo per farsi pubblicità ed arrotondare lo stipendio. Eh sì, perché come sempre avviene quando l'offerta è alta, quando troppe fronti erano diventate disponibili il compenso era crollato drammaticamente. Viene da pensare che se non correremo subito a farci tatuare anche noi presto non potremo pensare di comprarci più di un biglietto al cinema col... sudore della nostra fronte!

Da Metro del 26/1/2005

Blue Mars conclude la serie di K.S. Robinson sulla colonizzazione del pianeta rosso iniziata con Red Mars e Green Mars. È un'epopea che si dipana nell'arco di due secoli a partire dall'arrivo dei primi cento coloni su Marte e l'avvio delle opere che consentiranno un giorno agli esseri umani di camminare liberamente sulla sua superficie. È inutile presentare i (parecchi) personaggi principali e fare un riassunto di quanto accade, perché non sarebbe che una misera ombra di quel che già si trova in rete. Spendo invece due parole sul tema che fa da ossatura a tutta la serie, la fiducia in un progresso tecnologico e sociale che porti benefici a tutto il genere umano.

Nell'universo di Robinson il progresso tecnologico è tenuto bene o male sotto controllo da scienziati e politici, ma non senza occasionali e catastrofici abusi. Tre esempi di opere che si sono dimostrate lame a doppio taglio sono l'ascensore spaziale, il sistema di specchi che aumenta l'insolazione di Marte e il trattamento anti senescenza che ad un certo punto sarà offerto gratuitamente a tutta l'umanità. Questo trattamento oltre ad offrire l'escamotage per tenere in vita alcuni dei personaggi fino all'ultima pagina del terzo libro, rappresenta anche il primo affiorare nel romanzo del filone sociale. È un filone che si rafforza nel secondo libro e supera definitivamente per importanza quello tecnologico nel terzo, quando Marte sviluppa un'economia di tipo cooperativistico in contrasto col puro capitalismo terrestre, ritenuto più un'istituzione feudale che una democratica. Durante i lavori della costituente di Marte uno dei primi cento coloni insiste su questo punto:
"If democracy and self-rule are the fundamentals, then why should people give up these rights when they enter the work place? [... ] We wake up in the morning and go to work and all these rights disappear [...] and so for most of the day we return to feudalism. That is what capitalism is - a version of feudalism in which capital replaces land, and business leaders replace kings."
E conclude:
"Private enterprises will be owned by their workers rather than being nationalized, and this is not socialism, at least not socialism as it was usually attemped on Earth. And all the co-ops are businesses - small democracies devoted to some work or other, all needing capital. There will be a market, there will be capital. But in our system workers will hire capital rather than the other way round."
Se questo fosse messo in pratica qui in questo momento sulla Terra richiederebbe da parte nostra (i lavoratori) un atteggiamento molto più attivo rispetto a quello a cui siamo abituati, magari anche solo per pura e semplice comodità.

È sempre affascinante andare a caccia delle fonti delle riflessioni degli autori di certi libri. Qui di seguito ci sono dei link che ne illustrano alcune.

  • Il trattamento anti senescenza (in inglese).
  • L'ascensore spaziale, (link in inglese e in italiano) è la prima delle grandi opere che cambiano la storia di Marte.
  • Economia a mondo pieno (link in inglese e in italiano), un concetto che nel secondo libro guida la riorganizzazione di alcune delle grandi multinazionali sulla Terra.
  • Il sistema di cooperative della regione di Mondragon in Spagna (in inglese) è spesso portato dai personaggi Robinson ad esempio di un'alternativa di mercato al capitalismo.
  • Terraformare Marte (in inglese) è già oggetto di studio. Da segnalare Mars Project che è stato molto influenzato dalla saga di Robinson e mostra alcune delle fasi dell'impresa e molti dei paesaggi dei suoi libri. Non va dimenticato che il protagonista assoluto di questi romanzi è proprio Marte e i suoi paesaggi mozzafiato!
  • Un modello quantistico della mente è alla base del trattamento messo a punto verso la fine del romanzo per risolvere i problemi di memoria della parte pluricentenaria della popolazione. Ci sono già un po' di pubblicazioni sull'argomento (in inglese).
  • Immagini di Marte sono disponibili sul sito del Mars Express, la sonda dell'Agenzia spaziale europea che sta cartografando Marte, e su quello di Spirit e Opportunity, i due veicoli della NASA che da più di un anno si muovono sulla superficie del pianeta rosso.
  • Su Mars Sims Central (in inglese) invece si trovano link a giochi che ne simulano la colonizzazione.

In definitiva questa grande opera di Robinson è una dichiarazione di fiducia nel potere dell'umanità di intraprendere e portare a compimento un percorso che, per quanto costellato di ingiustizie e di tragedie, la porti a superare le difficoltà in cui si è infilata ed arrivare ad una società giusta di cui si intravede la venuta nelle ultime pagine del romanzo.

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