11 agosto — Il Botswana!
Col senno di poi l'albergo ci ha salvati, perché la mattina la fontanella in cortile aveva stalattiti e stalagmiti di ghiaccio: -8 gradi! Mi tremava la mano fotografandola.
Dobbiamo riempire le taniche dell'acqua. Lo si fa alla pompa di benzina, dove scaldano il tubo ghiacciato con una fiamma libera a mezzo metro dalla pompa della verde :-O
Si parte e in poco tempo giungiamo a capo di questa corsa attraverso il Sudafrica vedendo poco e guidando molto: entriamo in Botswana!
Varchiamo il confine a Middelputs senza perdere troppo tempo in formalità. La temperatura sale e troviamo una bellissima strada asfaltata fino a Tsabong. È meno arido, ci sono più alberelli. Montiamo il campo nella riserva di Mabuasehube e poi facciamo un giro ai pan, che durante la stagione delle piogge diventano dei laghi. Sono tutti asciutti e non vediamo molto. Uccelli, orici, una volpe lontana. La scarsità di animali ci viene confermata dai turisti sudafricani che troviamo accampati nelle piazzole sparse per la riserva. La nostra guida gli parla in afrikaan, una lingua che sublima l'olandese ed il tedesco cercando di farli rivaleggiare in melodia con il klingon. Capisco solo che quando qualcosa non va si deve dire "fok!"
Chiudiamo la giornata con una cena intorno al fuoco.